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Remote ID esterno 4 droni che lo richiedono

Salute e tecnologia

Remote ID esterno 4 droni che lo richiedono

Tempo di lettura: 2 minuti

Il 16 settembre 2023, la conformità alla norma finale della FAA sull’identificazione remota diventerà obbligatoria per la maggior parte dei droni che operano nello spazio aereo degli Stati Uniti. Molti dei droni DJI più diffusi sono dotati di funzionalità Remote ID integrate, ma alcuni modelli più vecchi necessitano di un modulo aggiuntivo per trasmettere le informazioni di identificazione e localizzazione.

La FAA paragona il Remote ID a una “targa digitale” per un drone. Aiuta la FAA, le forze dell’ordine e altre agenzie federali ad accedere alle informazioni sui droni in volo, come l’identità, la posizione e l’altitudine del velivolo e la sua stazione di controllo o posizione di decollo. Queste informazioni diventano importanti quando un drone sembra volare in modo non sicuro o sta volando dove non è consentito.

DJI ha già distribuito aggiornamenti del firmware per i suoi attuali modelli di punta per renderli conformi agli standard Remote ID. I droni precedenti, invece, avranno bisogno di un modulo di trasmissione Remote ID per trasmettere i segnali radio richiesti. Ecco quattro droni commerciali che DJI ha confermato che richiederanno l’acquisto di un modulo di trasmissione Remote ID…

  1. Mavic 2 Enterprise Dual
    Questo drone portatile dotato di potenti telecamere visive e termiche affiancate è stato rilasciato nel 2018 per fornire ai piloti commerciali uno strumento affidabile in ambienti industriali difficili. È stato sviluppato in collaborazione con FLIR Systems utilizzando il design compatto dei droni della serie Mavic 2 di DJI.
  2. Mavic 2 Enterprise Zoom
    Un’altra novità del 2018, l’edizione Zoom del Mavic 2 Enterprise, è stata introdotta con una capacità di zoom ottico 2x e digitale 3x per migliorare la capacità dei droni di identificare e ispezionare aree pericolose o difficili, nonché per aiutare i servizi di emergenza a proteggere la vita e la proprietà.
  3. Serie Matrice 200
    Il drone M200 è uscito nel 2017, con il primo supporto cardanico rivolto verso l’alto di DJI, che ha permesso di ispezionare la parte inferiore di ponti, torri e altre strutture. Il robusto drone era dotato di una serie di funzioni di sicurezza e di una telecamera con visuale in prima persona rivolta in avanti che consentiva a un pilota e a un operatore della telecamera di monitorare immagini separate su due controller remoti.
  4. Matrice 600 Pro
    L’M600 Pro era la piattaforma più avanzata di DJI per i direttori della fotografia aerea e gli utenti commerciali quando è stato lanciato nel 2016. Il drone offriva una tripla ridondanza e algoritmi diagnostici che confrontavano i dati dei sensori da tre serie di unità GNSS, migliorando notevolmente la precisione del controllo.

Vale la pena ricordare che mentre DJI non vende un modulo di trasmissione Remote ID, sono disponibili diverse opzioni di terze parti, tra cui quelle della startup ceca Dronetag e della svizzera INVOLI.

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