Villa e auto di lusso dell’hacker sequestrate dalla polizia australiana

AmmassiIT Digital

Villa e auto di lusso dell’hacker sequestrate dalla polizia australiana

Tempo di lettura: 2 minuti

La polizia australiana ha sequestrato Bitcoin, una villa di lusso e auto di fascia alta legate a un hacker coinvolto in un furto di criptovalute avvenuto nel 2013. L’hacker, con sede nel Queensland, è stato collegato al furto di 950 Bitcoin da un exchange di criptovalute francese.

Questa operazione dimostra che le autorità possono tracciare le risorse digitali anche dopo molti anni, rafforzando la lotta contro il riciclaggio di denaro tramite criptovalute. Inoltre, la polizia ha recentemente arrestato due persone coinvolte in una frode crittografica da 5,5 milioni di dollari, recuperando auto di lusso, orologi e portafogli di criptovaluta.

L’Australia ha adottato diverse strategie per contrastare i crimini informatici e il riciclaggio di denaro, con un focus particolare sulla sicurezza digitale e sulla prevenzione delle frodi finanziarie.

Crimini informatici

  • Leggi severe: Il paese ha leggi rigorose contro gli attacchi informatici, con pene detentive per chi commette frodi digitali o attacchi hacker.
  • Australian Cyber Security Centre (ACSC): Questo ente fornisce supporto alle aziende e ai cittadini per proteggersi dagli attacchi informatici.
  • Divieto di pagamenti di ransomware: Dopo un grave attacco informatico a Latitude Financial, il governo sta valutando di vietare il pagamento di riscatti richiesti dagli hacker.

Riciclaggio di denaro

  • Collaborazione internazionale: L’Australia lavora con l’FBI e altre agenzie per identificare e arrestare criminali coinvolti nel riciclaggio di denaro.
  • Arresti e sequestri: Recentemente, un cittadino italo-australiano è stato arrestato per una maxi frode informatica e riciclaggio di denaro, con sequestri di beni di lusso.
  • Regolamentazione delle criptovalute: Il governo monitora le transazioni in criptovalute per prevenire il riciclaggio e il finanziamento illecito.

L’Australia ha affrontato diversi attacchi informatici significativi negli ultimi anni, con un aumento delle minacce rivolte alle infrastrutture critiche e ai porti commerciali.

Attacco ai porti gestiti da DP World

Uno degli attacchi più gravi ha colpito DP World, un operatore portuale che gestisce il 40% delle merci australiane. L’attacco, rilevato il 10 novembre 2023, ha bloccato le operazioni nei porti di Sydney, Melbourne, Brisbane e Fremantle, causando ritardi nelle catene di approvvigionamento. DP World ha dovuto scollegare i suoi sistemi IT da Internet per evitare ulteriori compromissioni, lasciando 30.000 container bloccati nei terminal.

Aumento degli attacchi alle infrastrutture critiche

Secondo un rapporto di Nozomi Networks Labs, l’Australia è ora il quarto paese più colpito da attacchi informatici alle infrastrutture critiche, preceduta solo da Stati Uniti, Svezia e Germania. Gli attacchi più comuni includono:

  • Denial-of-Service (DoS)
  • Scansione di rete
  • Attacchi Adversary-in-the-Middle
  • Brute force
  • Command and Control (C&C)

Questi attacchi hanno colpito settori come manifatturiero, trasporti, energia e servizi pubblici, con il 75% delle vulnerabilità segnalate nel settore manifatturiero.

L’Australia sta rafforzando le sue difese informatiche, ma la crescente sofisticazione degli attacchi rende la sicurezza digitale una priorità assoluta.

@Riproduzione riservata.

 

×