Mostra i muscoli nei primi benchmark il Snapdragon 8 Elite 2

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Il Snapdragon 8 Elite 2 sta facendo parlare di sé con i primi benchmark trapelati, mostrando un notevole incremento di prestazioni rispetto al suo predecessore. Secondo le indiscrezioni, il nuovo SoC di Qualcomm raggiunge oltre 4.000 punti nei test single-core e più di 11.000 nei test multi-core su Geekbench 6. Questo rappresenta un miglioramento del 20-30% in single-core e 10-15% in multi-core rispetto allo Snapdragon 8 Elite precedente.

Oltre alla potenza di calcolo, il chip introduce la seconda generazione dell’architettura Oryon CPU, una cache GMEM da 16MB e una GPU Adreno 840, progettata per gestire applicazioni grafiche avanzate con maggiore efficienza. Inoltre, il SoC dovrebbe essere costruito con il processo a 3nm di TSMC, garantendo migliori prestazioni e controllo termico.

Il lancio ufficiale è atteso per il Snapdragon Summit tra il 23 e il 26 settembre 2025, e si prevede che i primi dispositivi a montarlo saranno il Xiaomi 16 e 16 Pro, seguiti da modelli di OnePlus, iQOO, Honor, Realme e altri.

Sembra che Qualcomm abbia puntato forte su questo chip per mantenere il primato nel settore mobile.

L’architettura Oryon CPU di Qualcomm porta diversi vantaggi rispetto alle generazioni precedenti. Ecco alcuni punti chiave:

  • Prestazioni elevate: Oryon è progettata per offrire una combinazione di alta potenza di calcolo e efficienza energetica, grazie a un’architettura ottimizzata per il bilanciamento tra prestazioni e consumi.
  • Design personalizzato: Qualcomm ha sviluppato Oryon internamente, senza affidarsi ai core standard di Arm Cortex, permettendo una maggiore flessibilità e ottimizzazione per i dispositivi mobili e laptop.
  • Efficienza energetica: L’architettura consente di ridurre i consumi senza sacrificare la velocità, grazie a un sistema di gestione intelligente della potenza.
  • Cache migliorata: La CPU utilizza una cache L2 condivisa tra gruppi di core, migliorando la comunicazione interna e riducendo la latenza.
  • Scalabilità: Oryon è progettata per essere utilizzata su smartphone, tablet e laptop, garantendo prestazioni elevate su diverse categorie di dispositivi.

Questa architettura rappresenta un passo avanti per Qualcomm, che punta a competere con le soluzioni di Apple e AMD nel settore delle CPU ad alte prestazioni.

L’architettura Oryon CPU di Qualcomm è progettata per offrire un equilibrio tra prestazioni elevate ed efficienza energetica, grazie a un design innovativo derivato dalla tecnologia sviluppata da Nuvia. Ecco alcuni aspetti chiave del suo funzionamento:

  • Cluster di core omogenei: A differenza di molte CPU moderne che utilizzano un’architettura big.LITTLE con core ad alte prestazioni e core efficienti, Oryon impiega solo un tipo di core, ottimizzato per gestire sia carichi leggeri che pesanti.
  • Gestione dinamica della frequenza: Ogni cluster di core ha un proprio PLL (Phase-Locked Loop), permettendo di regolare la frequenza in modo indipendente. Questo consente di spegnere alcuni cluster durante carichi leggeri e riattivarli quando necessario.
  • Cache condivisa: La CPU utilizza una cache L2 condivisa tra gruppi di quattro core, riducendo la latenza e migliorando la comunicazione interna.
  • Architettura ARMv8.7: Oryon è basata su questa versione dell’ISA ARM, che offre ottimizzazioni per il calcolo e la gestione della memoria, anche se non supporta le istruzioni SIMD SVE/SVE2.
  • Origini da Nuvia: Il progetto Oryon nasce dall’acquisizione di Nuvia da parte di Qualcomm nel 2021. Nuvia aveva sviluppato il core “Phoenix”, inizialmente pensato per server, ma poi adattato per dispositivi consumer.

Questa architettura rappresenta un’importante evoluzione per Qualcomm, che punta a competere con le soluzioni di Apple e AMD nel settore delle CPU ad alte prestazioni.

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