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SMALTIMENTO RIFIUTI SANITARI: TUTTI I COMPITI DELL’OSS

Salute e tecnologia

SMALTIMENTO RIFIUTI SANITARI: TUTTI I COMPITI DELL’OSS

Tempo di lettura: 2 minuti

L’operatore socio sanitario, OSS, è una figura chiave nello smaltimento dei rifiuti sanitari. È responsabile della gestione dei rifiuti all’interno di ospedali, laboratori e in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private.

Il DPR 254/03 in tema di gestione e smaltimento dei rifiuti sanitari in Italia, prevede che il personale addetto svolga dei corsi di formazione sulla normativa e sulle procedure di raccolta, stoccaggio e trasporto. In queste lezioni, l’OSS impara a riconoscere e classificare tutti i tipi di rifiuti, pericolosi e non e, a predisporli nelle varie fasi, garantendo sempre la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Con questo obiettivo, ci sono aziende, come Sinergie Ecologiche, specializzata in smaltimento dei rifiuti sanitari a Roma e in tutta la provincia, che preparano gli operatori con una formazione professionale di alto livello.

OSS e procedure di gestione e smaltimento

Entriamo nel merito di come smaltire i rifiuti sanitari, con indicazioni operative per gli addetti ai lavori. Abbiamo detto che l’OSS conosce tutte le tipologie di rifiuti sanitari, i contenitori per la loro raccolta, le modalità di trasporto e i DPI, ovvero i dispositivi di protezione individuale da usare (scarpe antinfortunistica, occhiali e maschera protettiva, tuta o divisa, ecc.)

Partiamo da cosa l’OSS si trova a gestire:

  • rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (garze, guanti, cannule, drenaggi, cateteri, fleboclisi, mascherine, aghi, lame e siringhe, altri rifiuti contaminati da feci e urine infette, ecc);
  • rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo (liquidi come soluzioni acquose di lavaggio, miscele di solventi e reagenti scaduti, ecc);
  • rifiuti sanitari non pericolosi, ovvero assimilabili agli urbani (resti di pasti provenienti dai reparti non infettivi, materiale riciclabile non infetto di carta, plastica e vetro, ecc);
  • rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione (farmaci scaduti o inutilizzabili, sostanze stupefacenti, organi e parti anatomiche non riconoscibili, ecc).

Raccolta, stoccaggio e trasporto

Ricordiamo che i contenitori per la raccolta devono possedere specifici requisiti ed essere resistenti e chiudibili. Ogni contenitore deve essere contrassegnato da un’etichetta che indica la tipologia di rifiuto, il reparto di provenienza e la data di smaltimento. È compito dell’operatore socio sanitario verificare l’etichettatura con codice CER corretto.

I contenitori

L’OSS provvede a raccogliere i rifiuti pericolosi a rischio infettivo in sacchi posizionati all’interno di contenitori rigidi, che nel caso di materiali pungenti o taglienti si chiama halibox, con apposita dicitura sopra indicata. Per i rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo, i contenitori in uso sono di plastica non riutilizzabile, con imboccatura larga per favorire il travaso e chiusura ermetica. Invece, per la raccolta differenziata, quindi per i rifiuti assimilabili agli urbani, le strutture hanno in dotazione contenitori di dimensioni adeguate alla quantità che devono smaltire.

Carrelli di trasporto e altri ausili

Si tratta di dotazioni con sistemi di fissaggio dei contenitori dei rifiuti, con i quali gli operatori addetti provvedono al trasporto nei locali per la raccolta o nei depositi temporanei, presenti all’interno o all’esterno della strutturaQueste aree sono sempre identificate con segnaletica ad hoc, illuminate e con affisse le regole per l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Non solo, questi locali devono essere forniti di materiale per la pulizia e nel caso di versamento di liquidi pericolosi, docce di emergenza.

Gestione rifiuti sanitari…parlane con Sinergie Ecologiche

Gli adempimenti a cui le strutture sanitarie devono provvedere sono tanti, quali il registro carico e scarico, il formulario rifiuti e la dichiarazione annuale sulle quantità prodotte.

Osservare la normativa allontana sanzioni e rischi di infortuni, contaminazione, malattie professionali e inquinamento. È quindi importante affidarsi a professionisti specializzati in gestione e smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri e sanitari in genere, per qualificare il personale con corsi di formazione dedicati.